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Cave, al via il festival dei giochi di strada (de ‘na vota)

Una tre giorni di gioco e di arte che porterà i bambini lontani dalla TV

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Una tre giorni di manifestazione (20 - 21 - 22 ottobre), promossa e organizzata dall’Associazione Culturale e Naturalistica ‘A Refera, che, nella cornice dei vicoli e delle piazzette del centro storico di Cave, coinvolge grandi e piccini nei tradizionali giochi di strada, quelli “di una volta” per cui “non serviva la corrente”,.

I punti gioco

L’intero paese di Cave sarà lo scenario di 25 punti gioco in cui si potrà partecipare ai più svariati giochi di strada che tramanda la tradizione: partendo dalla campana; 1, 2, 3 stella; 4 cantoni; battimuro; carettelle; cerbottana; corsa coi cerchi; la fionda; il gioco con l’elastico. Fino ad arrivare a rubabandiera, Regina reginella o i meno conosciuti la Musa e i Bricci. Mentre nelle strade chiunque potrà prender parte ai giochi, numerosi artisti di strada incanteranno il pubblico con la loro bravura e il fascino delle loro diverse abilità. Dal primo pomeriggio fino a tarda notte, quindi, giochi ed esibizioni artistiche accompagnano coloro che vogliono “mettersi in gioco”.

I punti ristoro

Durante la manifestazione si riscoprono anche i sapori semplici della tradizione contadina e locale attraverso merende ormai abbandonate. La qualità dei punti di ristoro che offrono ottimo cibo, vino del territorio e birra artigianale, fanno da contorno a questa festa di convivialità.

La manifestazione

GiochinArte è anche sociale, poiché l’Associazione ‘A Refera investe, ad ogni sua edizione, i ricavati del festival per fini sociali. Anche per questa VI edizione si impegnerà a versare gli utili della manifestazione all’Istituto Comprensivo di Cave e per impiantare alberi in zone brulle.

Questa manifestazione vuole essere la celebrazione gioiosa di un’identità culturale che sente la necessità di essere più viva e più vivace, vicina alle persone e lontana dall’immagine falsa e stereotipata che si ha della provincia; in una società che spesso crea sterilità culturale, passività davanti alla tv e una distorta concezione sia dell’ambiente che dei rapporti umani, Giochin’Arte vuole continuare a tenere aperta questa finestra che guarda al passato con rispetto e ammirazione e a un futuro più “umano” e genuino.

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